Villa Tretti

Villa Conferazene Tretti si trova a nord dell’abitato di Colà ed è composto dalla dimora padronale con cappella, rustici, parco e fondo agrario interamente cintato da un muro in sasso; si accede attraverso un secolare viale di cipressi.

Di proprietà dei Marastoni, la villa sarebbe antecedente al XVIII secolo; venne riedificata e ampliata nel 1790 dal conte Giovanni Battista Marastoni, che ricostruì nella stessa epoca anche la chiesetta attigua. Per via ereditaria l’intero complesso passerà alla famiglia Tretti attuale proprietaria.
Si accede alla villa attraverso un portico inserito nel corpo delle case contadine che separa la corte padronale dalla strada. La villa si affaccia sulla grande corte il cui centro, ora occupato da uno spazio erboso, un tempo accoglieva il “selese” lastricato in cotto. Verso occidente, da un balcone naturale, si può dominare la vallata di Colà e il bacino del basso Garda, fino alla catena delle Alpi. Il corpo padronale presenta un impianto ad “L”; nell’ala minore si trova un edificio porticato a due fornici sostenuti da pilastri in pietra bugnata, mentre la residenza è costituita da un lungo edificio a due piani, con sottotetto, concluso verso occidente dalla cappella. La cappella, inserita nel corpo padronale, fu edificata tra il 1781 e il 1782 per volere di Gian Battista Marastoni che la dedicò ai Santi Giovanni Battista, Giacomo e Luigi Gonzaga; essa presenta l’ingresso principale sulla corte sormontato da frontone triangolare e affiancato da due finestre; la medesima partitura si ripete al livello superiore dove troviamo l’oculo centrale con due incassature laterali. Sull’angolo nord-occidentale si innalza il campaniletto con copertura a quattro falde, risalente, probabilmente, al XIX secolo. All’interno l’oratorio, ora adibito a studio, conserva l’altare, la volta del soffitto e le cornici di impronta tardo-settecentesca. Sul retro della villa è il giardino, dove la folta vegetazione composta da essenze locali fa del parco di Conferazene un esempio naturalistico e paesaggistico, in quanto precedente al gusto ottocentesco che privilegiava le specie botaniche esotiche. La grande radura centrale, un tempo occupata da siepi in bosso disposte a formare un grande cerchio arricchito da elementi lapidei, è affiancata da due filari di cipressi, il primo da est a ovest corre parallelo alla villa a formare un quinta tra l’edificio e il bosco, il secondo in direzione sud-nord, conduce a un edificio neo-gotico con torre merlata alla ghibellina.

Comune: Lazise
Frazione: Colà
Località: Conferasene
Via Conferasene, 1
Epoca: fine XVIII Sec.