La villa sorge ad oriente di Lazise, in località Saline; il toponimo deriverebbe dal ritrovamento di antichi depositi di sale situati in questa località posta lungo l’unica principale via di comunicazione tra il porto di Lazise e l’entroterra veronese.
In origine la proprietà fu dei Bottagisio e per l’esattezza fino al 23 marzo del 1814, quando venne acquistata da Antonio Pasini come testimonia l’atto notarile custodito presso gli attuali proprietari. Nel 1834 i beni di saline furono ereditati dai Fratta, in quanto Antonio Pasini, che aveva sposato una Fratta, era morto senza discendenza diretta. Il complesso conserva la struttura originaria della corte su cui affacciano, oltre alla dimora padronale, le abitazioni del gastaldo, dei lavoranti, e del cappellano, la torre colombara, le scuderie, il frantoio e i locali per la coltivazione del baco da seta. Al centro rimane il grande “selese” con bordatura in pietra locale, risalente al primo Ottocento. Con tutta probabilità il nucleo originario è costituito dalla colombara, valorizzata da un attento restauro che reca la data 1557 incisa sul prospetto settentrionale. La villa nelle sue forme attuali appare come un solido edificio settecentesco: la facciata rivolta a mezzogiorno, verso la corte, presenta nel settore mediano l’ingresso sormontato da un elegante balcone in ferro battuto; le finestre hanno cornici in pietra con cimasa, quelle al piano terra, più antiche, poggiano su robusti davanzali sostenuti da mensole sagomate e conservano i fori delle originarie inferriate a museruola. A settentrione la villa non presenta alcun ingresso in quanto prima della realizzazione della strada provinciale Verona-lago, il percorso carrabile correva a ridosso dell’edificio. Il corpo padronale è concluso dalla cornice di gronda con mensole sagomate e appoggiate su una fascia in pietra. L’interno conserva un bel camino cinquecentesco, mentre nell’ala occidentale si trovano le cantine con volta a botte e l’ufficio del gastaldo. A nord-est, lungo le mura dell’antico brolo ora occupato dal parco, si erge una costruzione cilindrica, al cui interno, nell’ambiente seminterrato, si scorgono alcune feritoie analoghe a quella collocata nell’angolo sud-ovest della colombara: ciò farebbe pensare all’utilizzo di questa struttura come torretta di difesa della corte. L’oratorio pubblico sorge lungo il perimetro esterno della corte; il prospetto che si affaccia sul lato esterno alla corte, di forme tardo settecentesche, è scandito da quattro lesene che ne movimentano la facciata; sopra il portale d'ingresso si trova un’apertura sagomata. All’interno l’oratorio conserva ancora la ripartizione degli spazi, dettata dalla presenza dell’altare marmoreo di fattura barocca, con passaggi laterali che conducono a uno spazio che serviva sia da sacrestia sia da aula, dando accesso diretto alla corte interna
Comune: Lazise
Frazione: Lazise
Località: Saline
Via Saline, 1
Epoca: primo quarto del XIX Sec.