Villa Bernini

Villa Bernini

La costruzione di villa Bernini, insieme all’ideazione del grande parco romantico e al restauro del castello, cominciò nel 1871 quando Gian Battista Buri acquistò il complesso della rocca.

Nella realizzazione del parco egli si ispirò al padre Giovanni Danese, uno dei protagonisti del giardino paesaggistico nel veronese e ideatore del grande parco presso la propria villa di San Michele Extra. Nel 1878 i lavori nel parco comportarono l’interramento dei fossati e del vecchio porto militare con la demolizione di gran parte della cinta muraria che lo proteggeva; di questa struttura rimane, a testimoniarne l’esistenza, la parte rivolta verso il lago con le due torri e l’imboccatura dell’antico porto, oltre ad alcuni brani inglobati nelle serre. La villa fu realizzata dall’architetto Angelo Gottardi e, probabilmente, si scelse di edificare il corpo padronale ai margini settentrionali della proprietà sia per lasciare alla rocca scaligera la posizione centrale all’interno del parco, sia per sfruttare alcuni edifici preesistenti che, come si legge dal catasto napoleonico, presentano la stessa planimetria della villa con affaccio diretto sul lago. Il grande edificio nobile, a tre piani, presenta un prospetto coronato da merli ghibellini verso il lago; il lungo balcone che attraversa la facciata ha una balaustra in pietra di gusto neo-medievale. Il prospetto verso il giardino, che funge da corte, presenta la parte centrale rientrante rispetto alle due brevi ali laterali. Gli esterni, che attualmente si presentano intonacati da un bel rosso pompeiano, in origine avevano una decorazione a fasce e a finto bugnato. Gli interni mantengono intatta l’atmosfera di una dimora signorile della zona gardesana con ornati risalenti all’Ottocento e al Novecento. Da ricordare la ricca biblioteca della villa che conserva parte dei volumi appartenuti al fondo di Giovanni Danese Buri.

Comune: Lazise
Via Castello, 6
Epoca: Seconda metà XIX Sec.